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Isterectomia, distruzione endometriale e dispositivo intrauterino a rilascio di Levonogesterl per sanguinamento mestruale pesante


Una meta-analisi ha valutato l'efficacia dell’isterectomia, distruzione dell'endometrio ( sia tecniche isteroscopiche di prima generazione sia di seconda generazione non-isteroscopiche ) e il dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel ( Mirena ) nel trattamento del sanguinamento mestruale pesante.

Sono stati inclusi gli studi con dati da singoli pazienti con confronti diretti e indiretti sulla principale misura di esito della non-soddisfazione dei pazienti.

Sono risultati disponibili dati grezzi relativi a 2814 donne randomizzate in 17 studi ( 7 studi incluse 1359 donne per la prima versus la seconda generazione di distruzione endometriale; 6 studi che includevano 1042 donne per isterectomia vs distruzione endometriale di prima generazione; 1 su 236 donne per isterectomia vs Mirena; 3 su 177 donne per distruzione endometriale di seconda generazione vs Mirena ).

Per risultare idonei ad essere inclusi nell'analisi gli studi dovevano confrontare l’isterectomia, la distruzione endometriale di prima e seconda generazione e Mirena in donne con sanguinamento mestruale pesante non-responsive ad altri trattamenti medici.

A circa 12 mesi, il numero di donne non-soddisfatte dell'esito è risultato maggiore con le tecniche isteroscopiche di prima generazione che con l’isterectomia ( 13% vs 5%; odds ratio, OR=2.46, P inferiore a 0.001 ), ma la permanenza in ospedale ( differenza media pesata 3.0 giorni, P minore di 0.001 ) e il tempo al ritorno alle attività normali ( 5.2 giorni, P inferiore a 0.001 ) sono risultati più lunghi con l’isterectomia.

Gli esiti non-soddisfacenti sono risultati comparabili con tecniche di prima e seconda generazione ( OR=1.2, P=0.2 ), benché quelle di seconda generazione siano risultate più rapide ( differenza media pesata 14.5 minuti, P inferiore a 0.001 ) e le donne si sono riprese prima ( 0.48 giorni, P inferiore a 0.001 ), con meno complicanze procedurali.

Il confronto indiretto ha messo in luce esiti più insoddisfacenti con tecniche di seconda generazione che con isterectomia ( 11% vs 5%; OR=2.3, P=0.006 ).

Stime simili sono state osservate nel confronto indiretto tra Mirena e isterectomia ( 17% vs 5%; OR=2.2, P=0.07 ), anche se questo confronto non ha raggiunto la potenza sufficiente a causa del numero limitato di dati disponibili per l'analisi.

In conclusione, un numero superiore di donne è non-soddisfatta dopo distruzione endometriale che dopo isterectomia; i tassi di non-soddisfazione sono bassi con tutti i trattamenti e l'isterectomia è associata a un aumento della permanenza in ospedale e a un periodo di ripresa più lungo.
Mancano prove definitive dell'efficacia di Mirena rispetto a procedure più invasive. ( Xagena2010 )

Middleton LJ et al, BMJ 2010; 341: c3929


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