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Trastuzumab deruxtecan migliora la sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma mammario pretrattato


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con carcinoma alla mammella pretrattato.

L'analisi, che ha incluso pazienti con carcinoma mammario metastatico positivo ai recettori ormonali, HER2-low ( HER2-basso ) o HER2-ultralow ( HER2-ultrabasso ) in progressione dopo la terapia endocrina, ha anche mostrato tassi di risposta notevolmente più elevati con Trastuzumab deruxtecan.

Circa il 60%-75% dei casi di cancro al seno sono positivi al recettore ormonale. Circa il 50% è HER2-low, definito come un punteggio immunoistochimico per l'espressione della proteina HER2 di 1+ o 2+ e ibridazione in situ negativa.
HER2-ultrabasso è definito come punteggio immunoistochimico maggiore di 0 ma inferiore a 1.

La chemioterapia rappresenta la cura standard per i pazienti con carcinoma mammario metastatico positivo al recettore ormonale, HER2-low o HER2-ultralow che sono progrediti dopo più linee di terapia endocrina con o senza terapia mirata, o che sono progrediti rapidamente con precedente terapia endocrina adiuvante o di prima linea.

Tuttavia, il beneficio della chemioterapia in questo contesto può essere limitato, evidenziando l'importanza di identificare nuove opzioni di trattamento che potrebbero ritardare la progressione e migliorare i risultati, secondo il contesto dello studio.

Trastuzumab deruxtecan è un coniugato anticorpo-farmaco diretto contro HER2 che consiste in un anticorpo monoclonale HER2 legato a una serie di payload di inibitori della topoisomerasi I.
È approvato per diverse indicazioni, incluso il trattamento dei pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-low la cui malattia è progredita dopo la chemioterapia.

Lo studio randomizzato di fase 3 DESTINY-Breast06 ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Trastuzumab deruxtecan rispetto alla chemioterapia scelta dallo sperimentatore ( Capecitabina, Paclitaxel o nab-Paclitaxel ) per 866 pazienti con carcinoma mammario metastatico positivo al recettore ormonale.

Tutti i partecipanti allo studio avevano ricevuto una precedente terapia endocrina e la maggior parte ( 90,4% ) aveva ricevuto una terapia mirata con un inibitore della chinasi ciclina-dipendente 4/6 ( CDK4/6 ). Nessuno aveva ricevuto chemioterapia per carcinoma mammario metastatico.

La maggior parte ( 82,3%; n = 713 ) aveva una malattia HER2-low, mentre il 17,6% ( n = 153 ) aveva una malattia HER2-ultralow.

I 436 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a 5,4 mg/kg di Trastuzumab deruxtecan ogni 3 settimane.
Gli altri 430 hanno ricevuto la chemioterapia scelta dal medico ( Capecitabina, 59,8%; nab-Paclitaxel, 24,4%; o Paclitaxel, 15,8% ).

La sopravvivenza libera da progressione nella popolazione HER2-low era l'endpoint primario. La sopravvivenza libera da progressione nella popolazione intent-to-treat ( HER2-low e HER2-ultralow ), la sopravvivenza globale ( OS ), il tasso di risposta oggettiva ( ORR ) e la sicurezza erano gli endpoint secondari.

E' stata segnalata una sopravvivenza libera da progressione mediana più lunga con Trastuzumab deruxtecan nel gruppo HER2-low ( 13,2 mesi versus 8,1; HR = 0,62; IC 95%, 0,51-0,74 ) e nel gruppo HER2-ultralow ( 13,2 mesi vs 8,3 mesi; HR = 0,78; IC 95%, 0,5-1,21 ).

Le analisi ORR hanno favorito Trastuzumab deruxtecan nel gruppo HER2-low ( 56,5% vs 32,2% ) e nel gruppo HER2-ultralow ( 61,8% vs. 26,3% ).

Le analisi di sicurezza hanno mostrato che si sono verificati gravi effetti collaterali nel 41% dei pazienti assegnati a Trastuzumab deruxtecan e nel 31% di quelli assegnati a chemioterapia.

I dati di sopravvivenza globale sono rimasti immaturi alla prima analisi ad interim ( HER2-low, HR = 0,83; IC 95%, 0,66-1,05; HER2-ultralow, HR = 0,75; IC 95%, 0,43-1,29 ).

49 pazienti (11,3%) assegnati a Trastuzumab deruxtecan hanno sviluppato malattia polmonare interstiziale ( ILD ) e tre sono morti di interstiziopatia polmonare. Un paziente assegnato a chemioterapia ha sviluppato malattia polmonare interstiziale ma è sopravvissuto.

Una percentuale più alta di pazienti assegnati a Trastuzumab deruxtecan ha manifestato nausea ( 66% vs 24% ), affaticamento ( 47% vs 34% ), alopecia ( 45% vs 19% ), neutropenia ( 38% vs 28% ), aumento delle transaminasi ( 29% vs 11% ), anemia ( 28% vs 19% ) e vomito ( 27% vs 9% ). La nausea è stato l'evento avverso più comune che ha portato a riduzioni della dose ( 4,4% ).
Eventi avversi correlati al farmaco di grado 3 o superiore si sono verificati nel 40,6% dei pazienti assegnati a Trastuzumab deruxtecan e nel 31,4% di quelli assegnati a chemioterapia. ( Xagena2024 )

Fonte: American Society of Clinical Oncology - ASCO Annual Meeting 2024


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